La cucina a basso indice glicemico: ricette per diabetici e non solo

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Presentiamo volentieri questo nuovo volume di Barbara Asprea e Giuseppe Capano edito da Tecniche Nuove, La cucina a basso indice glicemico, adatto a chi soffre di diabete, iperglicemia o è in sovrappeso.

Per chi non lo sapesse, l’indice glicemico classifica i cibi in base al loro effetto sul livello di glicemia nel sangue a distanza di due o tre ore dal pasto. L’indice glicemico è alto soprattutto nei cibi che contengono molto carboidrati, mentre quelli che contengono molti grassi o proteine non fanno salire particolarmente il livello di glucosio nel sangue. Altri preziosi alleati per la salute sono i semi oleosi, le verdure e molti tipi di frutta.

Tenere conto dell’indice glicemico degli alimenti per preparare pasti sani aiuta a tenere sotto controllo il livello del glucosio nel sangue. Per chi è già affetto da diabete, un buon controllo del glucosio aiuta a evitare le complicanze della malattia – specialmente se abbinato a regolare esercizio fisico, a una dieta ricca di fibre povera di acidi grassi insaturi (anche noti come acidi grassi trans o oli parzialmente idrogenati).

La tabelle degli indici glicemici riportano soltanto delle cifre riguardanti un alimento, ma non vengono incontro nel dire quanto di un determinato alimento sia contenuto in una porzione di una determinata pietanza. E per alcuni cibi l’IG cambia a seconda del modo in cui vengono cucinati: per esempio, le carote lessate hanno un indice più basso di quelle al forno. Per questo servono manuali come questo che indicano anche come dosare combinare i cibi al fine di ridurne l’impatto sulla glicemia, con vari tipi di menu e molte interessanti ricette.


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