Vini bianchi: solo con il pesce?

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Capita ancora di trovarsi a tavola con soggetti che, per darsi un certo tono, all’arrivo del cameriere si offrono di scegliere i vini per l’intera tavolata. Il risultato non è sempre dei migliori, anche perché esistono in questo ambito diverse concezioni errate, che portano a fare abbinamenti univoci, soprattutto in alcuni casi. In particolare oggi vogliamo parlare dei vini bianchi e di come moltissimi li bistrattino, considerandoli “vini minori”, adatti solo ad essere gustati con un antipasto o per accompagnare piatti a base di pesce.

Il vino bianco si adatta con il pesce, il vino rosso si beve per accompagnare una bistecca alla griglia, le bollicine sono perfette con gli antipasti o con il dolce. Sono frasi che abbiamo certamente sentito, spesso anche da soggetti che sembrano vantarsi di ampie conoscenze per quanto riguarda l’argomento vino. In effetti è facile sbugiardare questi sedicenti esperti, facendo loro notare come in Italia siano presenti varie decine di vini bianchi diversi, e questo se ci soffermiamo esclusivamente a considerare le etichette DOC o DOCG. Stiamo infatti parlando di un panorama ampio, che offre vini freschi e leggeri, così come aromatici Traminer dalle note erbacee e speziate. Nel mezzo un ampio numero di etichette, delle quali possiamo avere un’idea osservando la selezione di vini bianchi su Tannico, un’enoteca online di tutto rispetto.

Abbinare un vino al pasto o al piatto

Stiamo trattando di due questioni diverse; c’è infatti chi preferisce selezionare un vino che possa essere consumato a tutto pasto, che allora dovrà o scegliere un vino che non sia tanto forte di carattere da limitarci nelle scelte del menù, oppure selezionare i piatti da consumare tenendo conto del vino con cui dovranno essere gustati. Oppure c’è anche chi approfitta di cantine molto ben fornite per abbinare un calice di vino ad ogni piatto che decide di mangiare. Le due visioni, seppur antitetiche, non hanno nulla di scorretto, ovviamente molto dipende dai propri gusti e da ciò che si decide di mangiare. Ad esempio con un antipasto a base di crostacei e un secondo a base di selvaggina diventa difficile trovare un vino all’altezza di tutte le portate.

Come si sceglie il vino giusto

Anche se molti tendono a pensare che esista una sorta di legge universale che permette di selezionare il singolo vino per il singolo piatto, quello perfetto e ideale in ogni situazione, in realtà esiste più che altro una sorta di sensibilità. È vero che ci sono dei metodi che ci aiutano nella scelta, ma questi metodi non sono così semplici da applicare quando ci troviamo di fronte alla cantina di un locale in cui entriamo per la prima volta, nella quale sicuramente troveremo alcune etichette che non abbiamo mai potuto gustare. Allora rinunciamo ai vini per noi nuovi per ordinare solo ciò che ci permette di andare sul sicuro? In queste situazioni si può decidere tranquillamente di farsi consigliare dal sommelier del ristorante, che certamente conoscerà i vini disponibili meglio di noi.


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