Le proprietà dei lupini e il loro uso in cucina

Di

Quando si parla di legumi, il lupino non è certo il primo che viene in mente. Un vero peccato perché è alimento assai gustoso e ricco di virtù nutritive. Ecco perché vale la pena consumare questo legume di antichissime origini (gli antichi egizi lo conoscevano già quattro millenni fa).

Ecco una sintesi delle principali proprietà dei lupini:
* alto tenore proteico (36%);
* notevole contenuto di fibre vegetali (19%);
* basso indice glicemico;
* fonte di preziosi acidi grassi Omega 3;
* abbondanza di sali minerali (calcio, potassio, magnesio e ferro);
* alto contenuto di betacarotene e delle vitamine del gruppo B;
* elevata digeribilità.

Si evince dunque che il lupino è particolarmente adatto all’alimentazione di vegetariani e vegani, agli sportivi, ai diabetici, per contrastare la stipsi e a chi presenta difficoltà digestive. Il suo consumo abituale riduce anche in certa misura il rischio di ipertensione e di malattie cardiovascolari – per la precisione grazie alla presenza di un aminoacido chiamato arginina che produce ossido nitrico, il vasodilatatore per eccellenza.

Come consumare i lupini? E’ possibile lessarli o acquistarli già pronti in salamoia (avendo cura di sciacquarli prima del consumo per evitare un’eccessiva assunzione di sale). Possono essere macinati e diventare l’ingrediente principe di polpette o “hamburger”. Una dose di farina di lupini può essere aggiunta alla preparazione di grissini, pasta e pane che risulteranno particolarmente ricchi di proteine. Infine, soprattutto nei mesi invernali, i lupini possono essere un ingrediente cardine nella preparazione di gustosissime zuppe. Presto forniremo qualche ricetta più appropriata. Continuate a seguirci!


Commenta o partecipa alla discussione
Nome (obbligatorio)

E-mail (non verrà pubblicata) (obbligatoria)

Sito Web (opzionale)

Copyright © Teknosurf.it, 2007-2024, P.IVA 01264890052
SoloFornelli.it – Ricette di cucina facili e veloci supplemento alla testata giornalistica Gratis.it, registrata presso il Tribunale di Milano n. 191 del 24/04/2009