Mc Donald’s: non solo fritto ma anche verdura e frutta
Di Daniele GrattieriMangiare bene è un obbligo, specie alla luce della miriade di patologie a cui si va in contro per colpa della “sregolatezza” alimentare; tra queste, in primis, possiamo menzionare l’obesità: piaga che ormai molto diffusa anche tra i bambini. Proprio a questo proposito la catena McDonald’s ha promosso un’interessante e utile iniziativa volta a favorire il consumo di cibi sani, nutrienti e gustosi tra le nuove generazioni; tutti i bambini conoscono i cibi sponsorizzati dal clown vestito di giallo.
A Londra Don Thompson, presidente di Mc Donald’s, ha presentato l’iniziativa: “nessuno meglio della sua catena può invogliare i bambini a mangiare frutta e verdura in modo divertente e allo stesso tempo economico per i loro genitori”, dice lo stesso Don.
Già in occasione dei Giochi Olimpici di Londra, una nuova variante del famosissimo Happy Meal è stata introdotta: a scelta si poteva scegliere di accompagnare il classico “panino” con frutta, verdura e latticini a basso contenuto calorico e di grassi. Già erano presenti cibi con un occhio alla salute, basti pensare ai kiwi, alle carote o al latte parzialmente scremato compreso nell’Happy Meal e venduto nel 95% dei paesi in cui sono presenti questi ristoranti.
Un’iniziativa che in realtà era partita già nel 2010 e, anche in questo caso, in occasione di Giochi Olimpici invernali di Vancouver 2010. Lo sport e il mangiar bene vanno “a braccetto” e questo assunto deve necessariamente essere inculcato ai più piccoli; grazie a tali proposte il consumo di ortaggi e frutta è quadruplicato ed è stato anche possibile svincolare i cibi “Mc Donalds” dall’accezione negativa di “cibi spazzatura” (per via della grande quantità di patine fritte, hamburger e altre specialità ipercaloriche).
Don Thompson continua le sue dichiarazioni asserendo di voler utilizzare un linguaggio mirato e divertente volto a diffondere la cultura del benessere tra i bambini. Per coinvolgere le famiglie è stato lanciato anche un corso intitolato “Champions of Food” con il quale genitori e bambini di tutto il mondo potevano inviare delle ricette inedite, creative, gustose ma soprattutto salutari che potessero ispirare i ristoranti Mc Donald’s; proprio durante le Olimpiadi i finalisti provenienti da ogni parte del mondo (Germania, Inghilterra, Giappone, Stati Uniti e Brasile) si sono confrontati ai fornelli.
Non finisce qui, entro la fine del 2013 sarà introdotta un’altra lodevole iniziativa: il QR Code (ovvero un’applicazione che tutti i clienti potranno scaricare dal loro smartphone e consultare il valore nutrizionale dei cibi che intendono consumare, ovviamente nei ristoranti M.D.).
Potrebbe sembrare stano che proprio “loro” abbiano voluto lanciare un messaggio di “salute e cura della persona” ma l’aspetto interessante è proprio questo: cibi grassi e fritti non devono essere completamente eliminati dalla propria dieta (a meno che non vi siano patologie che incidano sulla saluta) ma è fondamentale ridurne la quantità che si assume. In questo modo, tutti, potranno deliziare il loro palato con un po’ di patatine, consumando però dell’ottima frutta e verdura (in linea con le prescrizioni dei nutrizionisti e dietologi).
Tale idea mostra anche un’apertura mentale dei vertici Donald’s, chiunque può scoprire in anteprima quanto detto recandosi in Inghilterra, a Londra. Magari programmando una vacanza studio che permetta da un lato di imparare la lingua inglese e, dall’altro, di toccare con mano l’utilità dell’iniziativa partita da Thompson. In questo modo è possibile unire “l’utile al dilettevole” capendo quanto sia importante gustare cibi sani e allo stesso tempo imparare una delle lingue più importanti in tutto il mondo, il passepartout dell’informazione.
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