Vegetarianismo: una strada tutta in salita?

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Un tempo sarebbe apparso quasi folle, eppure qualcosa sembra smuoversi anche nel nostro paese: sempre più gente rinuncia ai piaceri di carne e pesce per adottare uno stile di vita vegetariano. Certo, non siamo ancora arrivati a una percentuale paragonabile a quella presente nei paesi nordici – in cui il vegetarianismo è incredibilmente comune – ma vi basterà tendere l’orecchio al ristorante o nei bar per scoprire quanti vegetariani vi siano attorno a voi.

Questo life-style ha raggiunto tanta popolarità da indurre a serie riflessioni non solo gli esperti di Salute e Cucina, ma anche coloro che – in linea teorica – non dovrebbero essere toccati da un simile argomento. eDarling – il noto portale europeo per single – proprio questo mese ha dedicato a vegetarianismo e veganismo un suo editoriale, riflettendo sui legami tra questa dieta e le relazioni di coppia.

Scegliere di dire addio alle carni animali, difatti, implica profondi cambiamenti nella nostra vita di tutti giorni e costituisce un impegno costante affatto semplice da portare a termine. Per essere certi di non trasgredire alla regola auto-imposta non basta, difatti, solamente evitare di comprare alcuni generi alimentari al supermercato, ma piuttosto prestare un’attenzione continua, proprio come se si stesse camminando sulle uova. A entrare in gioco non è, quindi, solo la scelta personale, ma anche i sentimenti e le aspettative di chi ci è attorno, oltre che la cultura italiana in merito alla ristorazione e ai generi alimentari offerti.

Rispetto alla situazione in paesi come Germania e Svezia – dove persino la nota catena McDonald’s riserva ai propri clienti i suoi “Veggie Bruger” (panini senza carne) – non sempre i nostri bar offrono, per un pranzo fuori o uno spuntino improvvisato, un’alternativa valida al caro tramezzino prosciutto e formaggio e, quando invece è prevista, bisogna essere svelti, onde evitare che le poche possibilità a disposizione si esauriscano. Fateci caso: quante volte vi è capitato di chiedere due tramezzini con sole verdure e sentirvi rispondere che, purtroppo, ne era rimasto solo uno?

A salvarci – come sempre accade! – sono indiscutibilmente i pasti completi rappresentati da pasta e riso: che sia una buona “cacio e pepe” oppure un risotto con le verdure di stagione, trovare primi piatti che non prevedano l’utilizzo di carne non è una missione così impossibile; ma se siete al ristorante e volete orientarvi su un secondo piatto attenzione, perché mucche, maialini e pollame sono i signori incontrastati di quella pagina del menu.

Ma quali sono, invece, i benefici di una dieta vegetariana? Vediamone insieme alcuni:

  • Eliminare i grassi animali aiuta a combattere i problemi legati al colesterolo, essendo il tasso di questo molto basso nelle proteine vegetali.
  • La privazione delle carni rosse, inoltre, sembra essere un utile alleato nella prevenzione di alcuni tipi di cancro.

Malgrado questi indubbi benefici è bene ricordare, però, che le diete vegetariane (e soprattutto vegane) vanno adeguatamente studiate, al fine di non provocare deficienze nutrizionali (soprattutto di vitamina B12 e ferro) e che, pertanto, devono essere attentamente calibrate, possibilmente con l’aiuto di specialisti.

E voi cosa ne pensate, rinuncereste o avete già rinunciato alla carne?


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