Cucina del risparmio: Bollito alla picchiapò

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Questo che vi presentiamo oggi è un piatto romanissimo, volendo un ottimo esempio di “cucina degli avanzi” che usa come ingrediente base il lesso con cui si è preparato il brodo. Naturalmente nessuno vieta di bollire la carne ex novo, con la raccomandazione di immergerla in acqua già in piena ebollizione e aromatizzata con cipolle, sedano, carote e gambi di sedano. In pratica poi il bollito viene ripassato in un sugo in cui la cipolla è il sapore prevalente. Delizioso, vedrete!

In una padella scaldare 2 cucchiai di olio extravergine di oliva e farvi soffriggere 2 cipolle di grandi dimensioni con un pizzico di peperoncino (non lasciare che la cipolla bruci). Aggiungere poi 500 grammi di bollito sfilettato e farlo insaporire, sempre mescolando, sfumare con 1/2 bicchiere di vino bianco. Quando il vino è completamente evaporato aggiungere 250 grammi di passata di pomodoro, sale, 4 cucchiai di brodo e 1/2 cucchiaino di zucchero. Lasciare cuocere per 15 minuti a fuoco basso. Appena prima di servire spolverare la carne con alcune foglie di prezzemolo fresco tritato grossolanamente.


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