La paprika: caratteristiche e proprietà della spezia tipicamente ungherese

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Quanto emozioni regalano le spezie! Non fa eccezione la paprica, che si ottiene tritando la polpa essiccata e macinata di una speciale varietà di peperoni, che risultano meno piccanti del peperoncino secco, anche perché se ne escludono il torsolo e i semi.

La paprika è molto diffusa in Ungheria e nella cucina dei Balcani in generale, dove su introdotta durante il periodo della dominazione turca. Senza paprika non esisterebbe il gulasch ungherese, ma questa spezia è indicata anche per zuppe, piatti di verdura e a base di pesce o pollame. Il suo colore va dal rosa al rosso scuro e il gusto può essere più o meno piccante, a seconda della quantità di semi eventualmente tritati insieme con il peperone secco. In Ungheria ne esistono almeno otto tipi, dalla dolce alla fortissima (anche detta “speciale”). Quella che si trova in vendita da noi è solitamente di tipo semi-dolce.

La paprika si conserva bene per qualche mese se conservata in barattoli di vetro a chiusura ermetica. Poi con il tempo perde di aroma e forza. Dal punto di vista delle sue proprietà, essa è ricchissima di vitamina C e di antiossidenti. Come tutte le spezie è utile per chi soffre di inappetenza o scarsa secrezione gastrica, mentre è controindicata per chi soffre di gastrite, ulcera e dispepsia.


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