Le bietole: leggere e rinfrescanti

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Esistono tante varietà di bietole: quelle a costa larga sono conosciute col nome di coste, mentre quelle più simili agli spinaci si chiamano erbette. Nelle prime la parte migliore è il picciolo bianco, carnoso e tenero, nelle seconde si consumano invece preferibilmente le foglie.

Sia le coste sia le erbette vanno mondate eliminando le parti ingiallite delle foglie, poi lavate per bene in acqua corrente per eliminare l’eventuale terriccio. Per la cottura delle coste conviene separare i piccioli dalle foglie e tagliarli in pezzi lunghi circa 10 centimetri, lavarli e bollirli in acqua salata per 10-15 minuti.

Le bietole lessate sono ottime semplicemente condite con olio e limone, oppure con una vinaigrette aromatizzata alle erbe; si possono anche coprire con besciamella e gratinare al forno oppure far saltare in padella con burro. Le foglie rientrano anche nella preparazione di minestroni e risotti, per torte di verdura e per il ripieno dei ravioli.

Un’ultima parola sul valore nutritivo delle bietole: hanno un alto contenuto di vitamina A, vitamina B9 (acido folico), vitamina C e sono ricche di ferro. L’alta percentuale di fibre ne fa un alimento rinfrescante, lassativo e diuretico, con pochissime calorie. Soltanto chi soffre di calcoli renali di tipo ossalico dovrebbe evitarle, visto l’alto contenuto di ossalati, che può essere parzialmente ridotto cuocendo le bietole con un po’ di aceto.


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