Moscadello di Montalcino: caratteristiche del vino e abbinamenti

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moscadello-montalcinoIl territorio di Montalcino non produce soltanto il celeberrimo Brunello, uno dei migliori vini rossi del mondo, ma anche un vino bianco dalla storia secolare (alcuni documenti storici ne attestano la produzione già verso la fine del 1500).

Dal 1984 è stato riconosciuto come DOC ed è prodotto quasi esclusivamente con uva moscato bianca, in tre tipologie Tranquillo (ovvero, fermo), Frizzante (con un leggero perlage) e Vendemmia Tardiva. Per le prime due le uve vengono raccolte all’inizio di settembre e ne risulta un vino leggero, molto floreale. Il colore del Frizzante è di un giallo paglierino più scuro del Tranquillo. Per il terzo si raccolgono uve appassite in pianta e si prosegue con un invecchiamento in legno: ne risulta un nettare molto più strutturato, vellutato e avvolgente, oltre che dal colore più carico. I primi due devono essere consumati giovani, mentre il passito dà il meglio di sé con il tempo.

Per quanto riguarda gli abbinamenti in cucina, le tre tipologie offrono spunti diversi. Il Moscadello fermo è perfetto per sfumare fegatini di pollo con cui preparare gli squisiti crostini alla toscana. La Vendemmia Tardiva può essere adatta per sfumare un petto di anatra. Il frizzante accompagna bene piatti con un ingrediente molto “difficile” come il cioccolato fondente. Il classico dei classici è però costituito dai cantucci toscani serviti con il passito – e in generale con tutti i tipi di pasticcini e dolci secchi.


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