Quanto cavolo mangi?

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CavoloVerzaI cavoli sono un dono della natura, un vero carico di salute, di cui le persone intelligenti sanno approfittare, a dispetto delle mode.

Ci sono diverse varietà di cavoli:
* Il cavolo verza, anche detto “cavolo di Milano”, ha le foglie ricce e carnose, di color verde scuro all’esterno, più chiare e sode all’interno. E’ un ingrediente base della famosa cassoeula milanese; con le sue foglie più esterne si preparano inoltre ottimi involtini con
ripieni a base di carne o di riso.
* Il cavolo cappuccio ha invece le foglie larghe e lisce ed è di forma rotonda o ovale. La varietà rossa, dalle foglie molto spesse e resistenti, è la più adatta per la preparazione dei crauti.
* Il cavolo nero, di cui abbiamo già parlato in questo post, ha foglie allungate e arricciate, di colore verde molto scuro.
* Il cavolo cinese ha le foglie raccolte a forma di palla allungata e un sapore un po’ diverso da quello degli altri cavoli.

La varietà di cavolo più importante dal punto di vista nutritivo è la verza, ma tutti sono ricchi di vitamine (soprattutto C, A e K), clorofilla (ottima per combattere l’anemia), mucillagini e moltissimi sali minerali (soprattutto magnesio, selenio, potassio, calcio nonché alcuni composti dello zolfo), che nell’insieme esercitano una benefica azione depurativa e protettiva contro i tumori, specie quelli dell’intestino. Il consumo dei cavoli è invece sconsigliato a chi soffre di infiammazioni intestinali a causa dell’alta percentuale di cellulosa che contengono.

Come pulire i cavoli? E’ praticamente impossibile sfogliarli i cavoli senza romperne le foglie, che sono molto ravvicinate; per lavarli è quindi consigliabile tagliarli in quarti. Poi bisognerà ridurli in striscioline più o meno sottili a seconda del tipo di preparazione che si vuole realizzare. In tutti i tipi di cavolo bisogna comunque eliminare le foglie più esterne, il torsolo e le nervature più grosse delle foglie interne.

In cucina è sempre meglio non sottoporre i cavoli a lunghe cotture: cotti brevemente a vapore, stufati dolcemente in poco olio, o meglio ancora, tagliati finemente e mangiati crudi sono più digeribili di quanto si pensi, un aiuto prezioso per lo stomaco e l’intestino. Quando invece sono stracotti e serviti con condimenti troppo ricchi diventano davvero indigesti come si pensa tradizionalmente.


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