Ricetta: I brutti e buoni

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Brutti e buoniI brutti e buoni (anche detti brutti ma buoni) sono un tipico dolcetto piemontese (in dialetto si chiamano brut e bon), facilissimi da preparare e con il vantaggio di non contenere né glutine né lattosio. Un vantaggio non da poco per molti intolleranti all’uno e all’altro. L’essenziale è che le nocciole utilizzate siano fresche e di buona qualità: in questo caso i dolcetti avranno un profumo e un sapore impareggiabili! I brutti e buoni si conservano a lungo, se ben chiusi in una scatola di latta conservata in un luogo fresco e asciutto. Per chi vuole proprio strafare, consigliamo questa ricetta, per preparare i brutti ma buoni al passito di Pantelleria.

Montare a neve ben ferma 6 albumi d’uovo, unire 350 grammi di zucchero semolato e 300 grammi di nocciole tostate e tritate grossolanamente. Cuocere l’impasto a fuoco dolcissimo per circa 30 minuti, mescolando continuamente con un cucchiaio di legno. Quando si sarà ottenuto un impasto di color beige chiaro, togliere il composto dal fuoco e lasciarlo raffreddare finché non assume una certa consistenza. Poi distribuirlo a piccole cucchiaiate su una placca coperta con carta oleata. Passare in forno già caldo a 150° C per 25 minuti. Sfornare, lasciare raffreddare e staccare i dolcetti con una spatola.


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