Il ginepro: la spezia che sa di montagna

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Non è un caso che il ginepro sia un ingrediente presente nella conservazione dello speck e dei crauti: si tratta della bacca di un cespuglio che cresce sulle alture dei boschi dell’Europa centrale e mediterranea, ma è particolarmente amato nella Mitteleuropa.

I frutti di questo cespuglio hanno un sapore agrodolce e un colore blu scuro, con un aroma dolce e fragrante con un olio essenziale ricco di componenti con proprietà balsamiche, eupeptiche e diuretiche. Essiccate (ma non eccessivamente) e schiacciate, le bacche di ginepro servono per aromatizzare soprattutto la selvaggina, le marinate e gli stufati di carne. Per insaporire la cacciagione, consigliamo di abbinarlo a ingredienti come pancetta, lardo e brandy.

Come le foglie di alloro, anche le bacche di ginepro devono cuocere con la vivanda, ma essere eliminate prima di servirla.

In liquoreria le bacche di ginepro si usano per la preparazione del gin, cuore di tutti i migliori cocktail e il genever olandese, che viene offerto liscio e freddo come aperitivo.


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