Che bolle in pentola? Il blog di Marina Cepeda Fuentes

Di

MARINA+CEPEDA+FUENTESLa mia radiosveglia suona ogni mattina alle 7.00 (inclusi il sabato e la domenica) e per me è diventata una piacevole abitudine ascoltare appena sveglia i 30 minuti della trasmissione di RadioDue Che bolle in pentola? curata da Marina Cepeda (pronunciato Sepéda) Fuentes. Marina è una spagnola, andalusa di Siviglia, che vive in Italia da molti anni. Venuta nel nostro paese per amore, ci è restata, anche se resta ancora molto legata alla Spagna. Giornalista specializzata in gastronomia, si autodefinisce “la cuoca itagnola” cioè italiano-spagnola. Stamattina ho scoperto che Marina ha anche un suo blog, molto interessante, dove si parla di cucina (italiana, spagnola e internazionale), ma anche di viaggi, libri, arte, cinema, tradizioni popolari. Quest’ultimo aspetto mi ha sempre colpita molto anche nelle trasmissioni radio: Marina Cepeda Fuentes conosce benissimo (tanto da farmi sentire spesso ignorante) la tradizione popolare e religiosa del nostro paese, le specialità del territorio, le feste, le usanze delle varie regioni, i proverbi. E la cosa è tanto più da ammirare visto che Marina è italiana di adozione!

Una pagina del suo blog è dedicata alle ricette ingrassanti, alla faccia di tutte le diete o forse per chi ha davvero bisogno di mettere su chili. Per esempio, che ne dite di questi titoli Lardo del cielo e Tiramisù all’orientale? Chiunque può inviare la sua “ricetta ingrassante” e ogni domenica, quando nella sua rubrica radiofonica c’è lo spazio della “buona ricetta”, Marina leggerà quella che più l’ha ispirata. Perciò se volete, proponete la vostra. Se sarà giudicata la migliore di tutte, potreste anche chiamati telefonicamente nel corso del programma!

32 commenti su “Che bolle in pentola? Il blog di Marina Cepeda Fuentes”
  1. la cuoca itagnola ha detto:

    Grazie, grazie mille, Nicoletta per le tue belle parole nei miei confronti.
    Sono felice di scoprire che ho così cari ascoltatori, molti dei quali in questi 25 anni di radio sono diventati amici, come spero lo sarai anche tu!
    Quanto alle mie “competanze” sulle tradizioni italiane, a parte il fatto che amo le tradizioni popolari (fra cui la cucina) di tutti i Paesi che conosco, abito ormai in Italia da tantissimi anni e ho sempre creduto che conoscerla a fondo sia un dovere verso coloro che mi hanno accolto con tanto affetto fin dai primi momenti del mio arrivo nel lontano 1970…Madonna, come passa il tempo in fretta!
    Cari saluti,
    Marina

  2. milko ha detto:

    Finalmente sono riuscito a conoscerti di persona,(volevo dire tramite la foto che ho trovato qui).Beh… ti immaginavo un’andalusa dai lunghi capelli neri ,trentenne, dimenticandomi che sono oramai una trentina d’anni che guido il “camion del latte” (si lavora anche tutte le domeniche perchè le mucche non vanno mai in ferie).Ti ascolto da sempre e mi farebbe piacere che tu salutassi tutti i miei colleghi che ti seguono cordialmente da aficionados.Sei per me la voce più sincera e piacevole di tutta la radio .Ti saluto con tanto affetto.

  3. la cuoca itagnola ha detto:

    ciao Milko (nome falso da latte?) Solo ora ho letto il tuo commento.
    Insomma, non tutte le spagnole siamo come la “Carmen”… Tieni conto che da me in Andalusia sono arrivati per primi i vandali (Andalusia: “Vandal-house”)che pare fossero biondicci come me. E poi gli arabi: i miei fratelli infatti sono moreschi.
    Grazie per ascolatrmi e per le tue belle parole: questo sabato (16 marzo) vi saluterò dunque.
    Quanto agli anni… ahimè, anch’io guido il camion della mia vita da molto, oltre, i trenta…
    un abbraccio radiofonico e telematico,
    Marina

  4. Renato ha detto:

    Bravissima. Ti seguo da quando avete “toppato” con il titolo …. se non ricordo male ….. “brodo di tartaruga” che avete giustamente trasformato in CHE BOLLE IN PENTOLA.
    Sei piacevolissima: racconti le cose con una grazia tutta ….. spagnola.
    Augurissimi.

  5. tullio ha detto:

    Sei un piacevole appuntamento del mattino mentre preparo la colazione. Ascolto le ricette, magari un po’ disattento ( il tempo stringe) ,ma mi piacciono molto di più gli aneddoti riguardanti la tua terra e i vari proverbi e detti popolari che ci fai conoscere ( o ricordare). Forse l’hai già segnalato , ma io non ricordo: hai raccolto in un libro questi racconti-proverbi-detti che con grazia ci “declami”. Se “sì” come si intitola; se “no” perchè non lo fai?

  6. americo silvio coltelluccio ha detto:

    Gentile Signora Fuentes,siamo alle solite, gli italiani non sanno proprio ragionare. Una trasmissione così interessante, ricca di curiosità e particolarità, condotta da Lei benissimo e trasmessa per soli due giorni a settimana. Pergiunta ad orari facilmente perdibili. Mentre a tante altre trasmissioni radiotelevisive si concedono ampi spazi e orari consoni.Malgrado tutto,la seguo con molto piacere,Lei è una bella persona. Da ammirare.
    Saluti da un argentino, trapiantato in Sicilia dal 1960,

  7. Salvatore Chiapparo ha detto:

    Ciao Marina, perdonami se ti do del tu, lo faccio perchè ispiri fiducia e confidenza e perchè dovremmo essere coetanei. Sappi che oramai fai parte dei miei programmi mattutini e ti ho segnalato a diverse altre persone che, come me, sono diventate tue affezzionate ascoltatrici. Ti ho scritto solo per ringraziarti, continua sempre così, simpatica, colta, intelligente. Se sei d’accordo, fatti dare un po’ più spazio.
    Ciao, da un sincero ammiratore.

  8. Fortunato Pugliese ha detto:

    Gentile Signora non immaginavo che la Sua cultura fosse così enciclopedica;sazia dalla cucina alla storia dell’arte alla fotografia
    ed a tanti altri argomenti tutti molto culturali.La ammiro molto.
    Spero che la Spagna vinca il campionato europeo.
    La saluto con simpatia

  9. Stefano Marino ha detto:

    Gentilissima Signora, innanzi tutto complimenti per la vittoria della Spagna: la partita è appena finita ed immagino i suoi salti di gioia. Ho sentito stamattina la Sua ricetta del salmorejo… che avevo già gustato durante un mio soggiorno nella Sua bellissima Siviglia. Ho voluto proporre una variante che spero mi venga perdonata: insieme al pane tostato ed al prosciutto (ahimè non iberico) ho aggiunto cipolla rossa di Tropea a tocchetti, capperi di Stromboli tritati e peperoncino rosso calabrese…. una delizia!! E’ sempre un piacere sentirLa alla radio.. a sabato prossimo con cordiale simpatia

  10. la cuoca itagnola ha detto:

    Grazie, grazie a tutti: troppo buoni con me!Solo ora sono ritornata in questo indirizzo che gentilmente mi concedono glia mici ascoltatori.
    Grazie Tullio per avermi segnalato ad altri amici: non ho scritto nessun libro sui detti e proverbi, ma il mio amatissimo e compianto marito lo scrittore Alfredo Cattabiani sì: si chiama “Lunario” (Mondadori).
    Grazie Americo, argentino trapiantato in Sicilia: insomma, anche tu sei uno diviso a metà come me itagnola: potresti denominarti un “argenliano”.
    Salvatore, il “tu” fra amici, anceh soltanto attraverso l’etere, è d’obbbligo!
    Fortunato non sono mica così colta: sono soltanto una “curiosa” di tutto ciò che la vita ci offre.
    Stefano, finalmente vedo il tuo particolare “salmorejo”: che buona idea! La farò anch’io questa modalità: vado pazza per le cipolle di Tropea, i capperi di stromboli sono una meraviglia per il palato e con il peperoncino calabrese l’intelligenza aumenta e il colesterolo diminuisce!

  11. enrico cecchetto ha detto:

    Gentilissima Sig.ra Marina Cepeda Fuentes, seguo ed apprezzo la Sua trasmissione da molti anni, però non dedica molto spazio a noi vegetariani.
    Quando sento parlare di carne o pesce rabbrividisco.
    Perchè ogni tanto non pensa a noi?
    Grazie e Buon Lavoro.

  12. pino ha detto:

    mi dite dove trovo la ricetta della paella ? grazie

  13. francesca ha detto:

    Gentile signora Marina,alcune settimane fa, ascoltando la sua trasmissione “Cosa bolle in pentola” ha citato l’Artusi a proposito dei tempi di cottura delle uova…
    le chiedo se cortesemente mi può indicare le informazioni da lei citate circa l’inquadramento storico dell’autore, come e perchè ha deciso di scrivere “l’arte di mangiar bene” e che tipo di cucina seguiva la borghesia dell’epoca.
    La ringrazio per la disponibilità e la saluto cordialmente

  14. Gabriella ha detto:

    Gentile signora Marina, sono una affezionata ascoltatrice della radio che tengo sintonizzata su Rai tutte le mattine almeno fino alle 8.30; mi alzo sempre presto e mi piace fare una bella colazione sola,comodamente seduta con il sottofondo della radio. Tutto questo non solo adesso che sono in pensione ma anche quando dovevo correre per portare la figlia a scuola e andare al lavoro. La seguo sempre con molto interesse e mi fa molto piacere, a parte le ricette, sentire anche tutte le storie relative alle ns tradizioni italiane.
    Stamattina mi ha divertito la storia della principessa di Aragona sullo scherzo fatto al Papa con i ricci piene di castagne bollite-
    A proposito di ricette io vorrei pregarLa di dirmi come trovare la sua ricetta del “Riso con pollo allo zafferano” da Lei dato per radio vari mesi fa. Non sono riuscita a scrivere la ricetta mentre la diceva e vorrei veramente provarla.
    La ringrazio se vorrà cortesemente rispondermi e Le auguro tante buone cose e Buon Lavoro!
    Gabriella

  15. giulio cesare testa ha detto:

    Linda Segnora,
    la mia opinione per Usted è tanto grande che solamente a Usted posso rivolgere questa mia urgente richiesta d’informazione su una rietta spagnola che lessi molti anni fa, non ricordo dove.
    Da qualche parte della Spagna che non so, per una mensa aristocratica che non rammento, si preparava il tacchino un mese prima di mangiarlo, nutrendolo (mi pare) con granella di noci, mais, nocciole, castagne, oltre che con latte e non so più cos’altro.
    Ne sa qualcosa Usted? Oltre che alla materia e alle dosi del nutrimento, avrebbe magari anche la ricetta con cui quei magnifici hidalgos si cucinavano quel preziosissimo biogioiello?
    Bacio le mani a Usted, e m’inchino al consorte di cui ho letto quasi tutto il gastronomico ma, ahimé, non il filosofico perché fin da piccino è materia che mi stronca l’appetito.
    Auguri sin d’ora a Ustedes da Giulio C. Testa

  16. Marisa Benedetti ha detto:

    Cara Marina, ti ricordi di me? Ci siamo conosciute a Sapri alla”memoria collettiva” e ricordo con piacere il tuo Cattabiani!era l’anno in cui la gatta gli aveva procurato la frattura al braccio.
    Ora ti ascolto alla radio con molto piacere e ti leggo su “50 & Più”
    Un abbraccio da un’amica Marisa di Mestre-Venezia

  17. Roberta B. ha detto:

    Gentile Marina
    io non m’interesso particolarmente di tradizioni gastronomiche, ma so che lei ha scritto anche sulla cultura mitologica delle età antiche. Ho avuto notizia di un suo testo sulla luna e sugli archetipi della femminilità che ad essa si connettono. Ma non ce n’è traccia in libreria e nepure si su internet. E’ ancora possibile trovarlo? Io ho letto tutte le pubblicazioni di suo marito, le ho trovate entusiasmanti.
    Grazie
    Roberta b.
    Roberta B.

  18. guglielmo ha detto:

    Carissima,

    devo dire che sei riuscita a modificare le abitutini del week end, rendendole…. più salutari! Nel senso che per ascoltarti si va a letto con le Galline e ci si sveglia con il Gallo. E quindi: colazione con block notes e lapis per scrivere ed immaginare le tue ricette. Però. C’è un però: ti rivolgi sempre alle “tue ascoltatrici”. E noi maschietti? Siamo tanti e, por ejemplo, il sottoscritto -da sempre- è il cuoco ufficiale della maison. Mia moglie mi ha completamente, e con reciproca soddisfazione, delegato!!
    Un abbraccio. guglielmo

  19. Giovanna ha detto:

    Cara Marina, ti seguo da molti anni alla radio, mi svegli il sabato e la domenica e non mi alzo finchè non è finito il tuo intervento. posso farlo perchè non ho ancora dei nipoti da accudire ho 62 anni (a giugno 63) e ti ammiro per la tua cultura sui nostri paesi italiani e le nostre tradizioni, io sono siciliana ed abbiamo in comune molte usanze e anche parole. Sono stata in Spagna 6 anni fa ma non ho visto Siviglia, potendo ritornerei a visitare altre città. Non ho avuto difficoltà a girare Madrid in autobus da sola anche se non conosco lo spagnolo ma, mi sono sentita nella mia Palermo, dove ho vissuto 28 anni. Ora abito a Viterbo. Sono stata anche a messa e mi sono sentita come in Italia. Ritornando a te dico che sei molto simpatica e VERA! Brava ti mando un caloroso abbraccio, domani ti ascolterò.

  20. modena claudio ha detto:

    Gentile Signora Marina Cepeda Fuentes, mi sono giunte notizie che lei è interessata alla figura di Ciceruacchio. Ho pubblicato due volumi sul popolano romano. Sono a sua disposizione. Cordiali saluti.
    Claudio Modena
    3332666171

  21. Antonio ha detto:

    Estimada Marina,

    Hace varios anios lei un libro muy entretenido (en espaniol) que se llama:

    “Notas de cocina de Leonardo Da Vinci”

    El libro es realmente divertido y me pregunto por que no ha sido aun traducido al italiano ya que Italia seria, seguramente, un buen mercado donde venderlo.

    Le dejo un link donde encontrar informacion de este libro:

    https://www.amazon.it/cucina-Leonardo-Vinci-Shelagh-Routh/dp/8888700447/ref=sr_1_5?__mk_it_IT=%C3%85M%C3%85%C5%BD%C3%95%C3%91&keywords=cucina+leonardo+da+vinci&qid=1553331752&s=gateway&sr=8-5&_encoding=UTF8&tag=gratisit-21&linkCode=ur2&linkId=7df8931b480fc5934d609f7d5946058f&camp=3414&creative=21718

    Cordiales saludos,
    Antonio

  22. cecilia ha detto:

    cara marina,
    mi permetto di scrivere cara come scriverei ad una cara amica, mi chiamo cecilia, e sono una vecchia ( 50 anni), ascoltatrice di” che bolle in pentola”.
    le mie giornate iniziano molto prima delle 7, anche di sabato e domenica, ma in quei 30 minuti mi fermo, magari con un buon caffe e carta e penna alla mano, per far tesoro dei suoi suggerimenti.
    trovo le sue ricette sfiziose e le curiosià sulle tradizioni interessanti.
    sono io stessa amante delle tradizioni e delle feste popolari, dove spesso il sacro e profano si fondono.
    Vivo a Tre-Croci, una piccola frazione della provincia di Viterbo, che Lei conosce bene e spesso cita.
    Mi piace pensare di contribuire a quanto Lei già sta facendo raccontandole quanto segue.
    Tra pochi giorni sarà il 24 giugno, ricorrenza di S. Govanni, Battista, che battezzò Gesù Cristo con l’acqua, ebbene mio padre e prima di lui mio nonno mi hanno insegnato a preparare “l’acqua profumata”;che io ho trasmesso a mia figlia Elena.
    Laa sera del 23 giugno in un catino pulito si raccolgono foglie, 1 o 2, per tipo e fiori petali e corolle profumati (foglie di noce,di limone,di basilico di menta, di salvia e rosmarino petali di rose,lavanda,zagara, margherite di campo ginestra, camomilla ecc)si riempie il catino di acqua e si lascia tutta la notte fuori all’aria.
    Al mattino successivo ci si lava il viso, con “l’acqua profumata”.
    Le erbe e i fiori lievemente macerati rilasciano i loro aromi, e la notte rende l’acqua fresca e la sensazione di benessere nel passarla sul viso è ineguagliabile.
    se a questo si aggiunge il piacere di fare colazione co le ciambelline all’anice ecco ricostruito un momento antico, mai finito o dimenticato.
    ricetta per le ciambelline:
    1 bicchiere di olio
    1 bicchiere di vino per ammollare i semi di anice
    1 bicchiere di zucchero
    1/2 kg c.a. di farina
    alla farina messa a corona sulla spianatoia, si aggiungono via via tutti gli ingredienti, si lavora l’inpasto e se ne ricavano piccole ciambelline che si passano poi nello zucchero.
    S’infornano a fuoco medio 140° per 15 minuti.
    si consumano freddi in ogni occasione.
    Se riterrà d’interesse la tradizione e/o la ricetta sarò felice di ripeterla al suo affezzionato pubblico.
    con stima
    cecilia

  23. nazario lucchino ha detto:

    nella trasmissione radiofonica odierna si e’fatta un po’ di confusione tra Benedetto XI, papa, e san Benedetto, fondatore dell’ordine monastico, grazie per l’attenzione, nl.

  24. fernanda ha detto:

    mi chiamo fernanda e sono una tua ammiratrice, ti ascolto sempre il sabato e la domenica e spero che continuerai per tutta l’estate perchè mi fai tanta compagnia. saluti, fernanda

  25. claudia ha detto:

    grazie, sei un tesoro molto umana e molto generosa con la tua voce calda rallegri le giornate storte, ti ringrazio tanto ho fatto il gazpacho lo avevo sentito nominare il donne sull’orlo di una crisi di nervi ed ero curiosa ho messo in pratica la tua riceta e sono proprio contenta è speciale, a questo punto ti devo una ricetta lasagna di pesce mettici tutti i frutti di mare che vuoi nel sugo e al posto della panna che qui usa cosi’ latte di cocco senza farlo cuocere troppo e non troppo che altrimenti lo fa diventare troppo grasso poi quando fai gli strati metti la besciamella in uno strato e nell’altro ci metti pezzetti di emmental strato a strato e metti in forno quando si fa la crosticina è cotto buon appetito e…sei grande ciao

  26. tiziana ha detto:

    cara marina inutile dirti quanto ti ammiri e come è rilassante la tua trasmissione ma voglio dirtelo perchè sei veramente grande continua a tenerci compagnia e ti auguro tutto il bene del mondo

    quello che volevo chiederti ora è la ricetta della zuppa di fagioli verdolini data qualche tempo fa nella tua trasmissone c’erano vongole o altro non ricordo ed ho una curiosità crescente da un pò di tempo ti saluto e baci

  27. giovanna ha detto:

    Ciao Marina, non so se abbiamo la stessa età io 63 anni e ti ascolto da sempre. E’ interessante tutto ciò che dici e mi meraviglio di come conosci ogni piccolo paesino d’Italia, ogni proverbio, ogni usanza! Io sono Siciliana ma abito a Viterbo. Conosco Santa Marinella perchè una mia cugina aveva una villetta (non so se ce l’ha ancora). e quando ne parli ti sento vicina. Ti mando un affettuoso abbraccio e ancora BAVA,BRAVA, BRAVISSIMA.

  28. La Cuoca Itagnola ha detto:

    Cari amici tutti, grazie della vostra attenzione tutti questi anni, nonostante l’orario un po’ penalizzante. Per me siete amici da sempre, sebbene non vi conosca, ma sapere che ascoltate quel che dico è qualcosa che mi riempie di gioia, e anche un po’ di timore per gli eventuali errori. Oggi, 9 gennaio 2010, è stata la prima volta da quando è iniziata “Che bolle in pentola?” oltre otto anni fa che non sono andata in onda da Radiodue, e una delle poche da quando iniziai la mia bella avventura dai microfoni di Radio-Rai oltre 25 anni fa! E infatti mi sono sentita e mi sento orfana di voi tutti. Ma, purtroppo, il nuovo direttore Flavio Mucciante, così ha voluto e mi ha cancellato dal nuovo palinsesto della rete; senza nemmeno un incontro, come si cancella uno scarabocchio dalla lavagna. Così va la vita se non si hanno le spalle coperte… Chissà se ritornerò un giorno o se mi ritroverete in altre reti: vi terrò informati. Per ora vi dico soltanto grazie e vi abbraccio.Marina Cepeda Fuentes

  29. La Cuoca Itagnola ha detto:

    Dimenticavo: terrò aggiornato il mio blog e dalle sue pagine tenterò di raccontarvi ogni settimana ciò che vi avrei detto dai microfoni di Radiodue.

  30. Nicoletta ha detto:

    Carissima Marina, ci dispiace tantissimo per questo taglio del tuo programma. Speriamo che ci ripensino (se ci sono iniziative di protesta siamo disposti a partecipare!) Nel frattempo continueremo a seguirti sul tuo blog, a leggere i tuoi libri e tutto quanto farai sarà sempre di nostro interesse, perché sei una professionista seria e piena di passione. Tienici sempre informati su queste pagine oppure contatta direttamente la redazione di http://www.solofornelli.it. A presto

  31. vito ha detto:

    CARA MARINA MIA MOGLIE E DISPIACITUSSIMA PER LA
    CHIUSURA DELLA TUA DELIZIOSA TRASMISSIONE CHE BOLLE
    IN PENTOLA E ANCHE DA PRIMA CHE TI CONOSCIAMO CARA
    AMICA TI SEGUIREMO ANCHE SU ALTRE RADIO
    UN MIO AMICO APPASSIONATO DI FLAMENCO VORREBBE ENTRARE IN CONTATTO CON TE PER AVERE SCAMBI ED ANCHE PER ACCRESCERE LA CULTURA DI FLAMENCO DI CUI TUO MARITO NE ERA APPREZZATO CONOSCITORE
    CORDIALMENTE TI SALUTO
    A PRESTO IN RADIO

  32. noce roberto ha detto:

    IO E MIA MOGLIE SIAMO LETTERALMENTE ENTUSIASTI DELLE SUE TRASMISSIONI.ATTRAVERSO DI ESSE POSSIAMO GODERE DI UN MONDO CHE NON C’E’PIU’
    GRAZIE
    ROBERTO E LILIANA


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