Ricetta: La fonduta piemontese

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La fonduta è uno dei piatti tipici della zona a cavallo tra Svizzera, Savoia francese, Val d’Aosta e Piemonte. Ne esistono infinite varianti, approntate con formaggi e ingredienti anche molto diversi tra loro. Quella che vi presentiamo oggi, gustata ieri sera con immensa soddisfazione per il nostro palato, è la fonduta piemontese, spesso servita come antipasto, ma anche come accompagnamento per risotti o torte salate. Per le dosi, ci fidiamo di quanto suggerisce uno dei classici tra le pubblicazioni di Arcigola Slow Food, Ricette di osterie di Langa, un vero e proprio must per chi vuole cucinare alla langarola. Per chi non lo conoscesse, il fontal è un formaggio di montagna molto simile alla fontina, ma più dolce e delicato.

Tagliare a dadini 150 grammi di fontina valdostana e 150 grammi di fontal. Coprirli con 2 bicchieri di latte e lasciarli riposare per 6 ore a temperatura ambiente. Versare i formaggi e il latte in una casseruola piuttosto alta e stretta e fare fondere i formaggi a bagnomaria, mescolando con una piccola frusta. Appena sono sciolti, aggiungere 4 tuorli d’uovo e cuocere ancora per 2 minuti, sempre rimestando. Togliere dal fuoco la crema e servirla calda, in scodelline di coccio (anche guarnita con scagliette di tartufo bianco).


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